Il Pellegrinaio è un ambiente monumentale dell'ex-ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, a cui lavorarono Domenico di Bartolo, Pietro d'Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e, dopo il 1570, Giovanni di Raffaele Navesi; esso illustra la missione dell'ospedale, spesso con scene, uniche in Europa, della vita quotidiana al suo interno, che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici.

Storia

L'edificazione di questa grande corsia risale al 1320-1330 circa, anche se l'assetto strutturale pressoché definitivo si ebbe solo intorno al 1380. Agli inizi del Quattrocento venne ristrutturata la pericolante volta, allora in legno, e sostituita con quella attuale. L'ambiente rivestiva un'importanza particolare, sia perché al centro del complesso, sia per la particolare cura riservata all'ospitalità dei pellegrini di passaggio sulla Francigena diretti a Roma o di ritorno: i Senesi sapevano bene che proprio tale flusso aveva innescato la fortuna cittadina, facendovi transitare un numero straordinario di persone (e quindi di beni e capitali) proprio da quando era stata deviata, nell'Alto Medioevo, la via Cassia.

La decorazione ad affresco subì varie fasi. Inizialmente vi si trovavano delle Storie di Tobia (delle quali restano alcune tracce nella prima campata) realizzate prima del 1440 da Lorenzo Vecchietta e Luciano di Giovanni da Velletri; Poco tempo dopo questa decorazione venne già ritenuta insufficiente a rappresentare l'immagine dell'ospedale, che nel frattempo stava acquisendo sempre più prestigio e potere. Il rettore Giovanni di Francesco Buzzichelli, durante il suo mandato dal 1434 al 1444, ideò allora un nuovo programma iconografico, imprimendo anche un significativo cambiamento in senso fortemente umanistico, con nuove composizioni governate da una rigorosa prospettiva, rivoluzionaria in un'epoca in cui tali novità non erano pienamente assimilate nemmeno a Firenze.

L'ultima campata vicino alla grande finestra che si affaccia sulla sottostante vallata – il Fosso di Sant'Ansano – fu aggiunta nella seconda metà del Cinquecento, come anche la relativa decorazione delle due pareti laterali, della controfacciata e del soffitto.

Descrizione

Il pellegrinaio è composto da sei campate, di cui la prima decorata frammentariamente e l'ultima risalente, come si è già accennato, al 1570 circa con affreschi aggiunti coevamente. L'architettura è composta da volte a crociera a tutto sesto, poggiano su peducci con originali capitelli corinzi a ceppo, di evidente influenza oltremontana, come peraltro la struttura longitudinale della sala.

Affreschi

Il ciclo affrescato si trova sulle quattro campate centrali del Pellegrinaio, anche se nella prima rispetto alla piazza si possono intravedere ancora alcune tracce di affresco, da riferire probabilmente a precedenti dipinti raffiguranti le Storie di Tobia del Vecchietta e di Luciano di Giovanni da Velletri.

Il soggetto degli affreschi era la storia e la missione dell'ospedale, rappresentata con un modello di riferimento che non era più costituito quello dei cicli religiosi su più registri, ma piuttosto quello delle composizioni profane che prevalentemente illustravano cicli cavallereschi o comunque storie "civili" nelle pareti delle sale di rappresentanza delle dimore private o nei saloni dei palazzi pubblici. Questa revisione in chiave rinascimentale voleva svincolare i soggetti degli affreschi dalle tematiche religiose e concentrare l'attenzione sull'illustrazione dei miti laici della fondazione dell'istituzione o sulla realistica rappresentazione delle opere di pietà che quotidianamente ne contraddistinguevano la vita.

Lo stesso uso della prospettiva, che crea fondali fantasiosi ma realistici, fu una scelta fortemente innovativa, anticipatrice addirittura rispetto ai fiorentini, che l'avevano inventata circa venticinque anni prima ma che, a dispetto dei primi pionieri, faticava a radicarsi.

Le volte invece furono affrescate dal bolognese Agostino di Marsilio con santi (negli arconi) e profeti (nelle vele), tra il 1440 e il 1462. L'ultima campata è cinquecentesca anche nella volta.

Bibliografia

  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003. ISBN 88-365-2767-1

Voci correlate

  • Complesso museale di Santa Maria della Scala
  • Sagrestia Vecchia di Santa Maria della Scala

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Pellegrinaio di Santa Maria della Scala

Collegamenti esterni

  • Scheda nel sito ufficiale, su santamariadellascala.com. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2011).

FilePellegrinaio di santa maria della scala 03, priamo della quercia

Hospitality and Nurture at Santa Maria della Scala SienaArtTrav

Sala Il Pellegrinaio (El Peregrino) Del Museo De Santa Maria Della

Presentazione libro sul Pellegrinaio del Santa Maria della Scala

Pellegrinaio Santa Maria della Scala